Al Salone del libro “Lucanità saracena tra Poesia e fotografia”

TORINO - Presso lo stand del Consiglio a parlare di sentimento di appartenenza gli autori Prospero e Valerio Cascini e l’editore Monetti. Per il Presidente Cicala un lavoro che, facendo leva sulla potenza dei versi e delle immagini, parla di identità.

“Un omaggio alla bellezza, alla cultura e alla storia della Lucania e del proprio paese natio, Castelsaraceno. Mettere insieme poesie, fotografie, lingua e dialetto è stato come connettersi a tanti pezzi di vita vissuta, a tanti teneri sentimenti affioranti e affiorati”. Così i poeti lucani Prospero e Valerio Cascini nel presentare, sabato 20 maggio, al Salone del libro di Torino, presso lo stand del Consiglio regionale della Basilicata, la loro opera, la silloge poetica “Lucanità Saracena tra Poesia e fotografia”, edita da Monetti editore.

Lo scrittore-editore Salvatore Monetti nell’introdurre i lavori, ha ripercorso il viaggio del libro con destinazione Torino, iniziato a Castelsaraceno il 6 novembre 2022, con tappe a Sant’Arcangelo, a Potenza, presso il Consiglio regionale della Basilicata, con la partecipazione del presidente dell’Assemblea, Carmine Cicala, e, poi, Senise, Biandronno in provincia di Varese e San Chirico Raparo. “E’ stato un susseguirsi di emozioni, un intensificarsi di rapporti umani, affettivi e di studio”, ha concluso l’editore.

I poeti Pospero e Valerio hanno spiegato ai presenti la genesi del loro lavoro: “Si è trattato di un percorso frutto di ascolto intimo, profondo e per dir così ‘sociale’. Ma è stato, soprattutto, un omaggio alla nostra terra madre, alle varie esperienze vissute sempre e solo a Castelsaraceno. E’ stato un sogno realizzato. Scrivere i versi anche attraverso le foto e i ricordi - hanno concluso i poeti - è stato un aprirsi completamente e compiutamente a se stessi e alla propria terra madre.

Il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, nel complimentarsi con gli autori per il lavoro che fa leva sulla potenza dei versi e delle immagini, ha sottolineato che “Momenti come questi diventano occasioni per sottolineare l’importanza di recuperare, attraverso la memoria individuale e collettiva, i veri valori che insieme costituiscono il sentimento di identità e di appartenenza alla propria terra. Componimenti i vostri che diventano omaggio ai sentimenti, alle esperienze vissute e, quindi, a tutto quanto è reso fertile dal vissuto generazionale e dalle memorie, dall'amore e dall'orgoglio di chi vi nasce, vi cresce, vi opera”.

Le poesie in vernacolo sono state declamate dall’autore, quelle in lingua da Rosa Cascini cugina dei due poeti cugini.