Gli alunni del Liceo “Pasolini” di Potenza primi classificati alle olimpiadi della Croce Rossa

 

li alunni del Liceo “Pasolini” di Potenza hanno vinto la fase regionale della prima edizione delle Olimpiadi di Primo Soccorso, organizzate dalla Croce Rossa Italiana. Richiamando alla memoria la religiosità delle antiche competizioni sacre, gli studenti del Liceo Scientifico Pasolini si sono confrontati con alunni provenienti da istituti superiori di Genzano di Lucania, Venosa, Lavello, Matera e Melfi.

Gli alunni si sono confrontati con competenze e abilità da dimostrare in situazioni di emergenza, nel momento in cui riconoscere dei sintomi, gestire le vie aeree o effettuare la rianimazione cardiopolmonare non sono momenti commoventi dovuti alla lettura di un romanzo ma attimi decisionali per salvare una vita.

Le scenografie allestite da volontari della CRI nel Parco di S. Antonio la Macchia hanno fatto da sfondo a simulazioni di primo soccorso, durante le quali gli studenti hanno vissuto un momento di crescita ed hanno messo in pratica quanto appreso in precedenza a livello teorico.

La gara è stata preceduta dai saluti istituzionali del presidente della Croce Rossa Michele Quagliano, e del delegato Area Salute Alfonso Casillo che, entusiasti dell’adesione da parte degli istituti scolastici per l’attenzione riservata al volontariato, hanno ringraziato la Dirigente del Pasolini, professoressa Tiziana Brindisi, presente all’evento, i docenti, gli organizzatori, i ragazzi che si sono lasciati coinvolgere. A questi ultimi l’invito a far parte dell’associazione, per un impegno duraturo.

Il prossimo incontro è in programma per il 20 maggio a Roma, dove la squadra vincente, che è risultata essere il Liceo Scientifico Pasolini di Potenza, prenderà parte alla fase nazionale della competizione.

Mettere i giovani di fronte a situazioni di emergenza reale non ha avuto il solo scopo di diffondere l’educazione alla salute e alla sicurezza, temi che gli studenti del Pasolini impegnati oggi conoscono bene attraverso la frequenza della “curvatura biomedica”, ma significa trasmettere valori forti, legati all’esistenza di qualsiasi individuo, ed è uno sprone a sviluppare competenze utili per tutta la vita e spendibili in caso di urgenza.