''Nfernu e paradisu” è il titolo del nuovo brano del cantautore siciliano Alessio Alessandra, che racconta l’amore perfetto, l’incontro ideale tra un uomo e una donna”.
L’uomo descritto nell’ultimo lavoro di Alessio Alessandra è tormentato, soffre le pene dell’amore, ma trasforma il suo desiderio in sana seduzione, e mai in subdola costrizione: “La passione è primordiale ed irrefrenabile, ma al contempo intrisa di delicata gentilezza – spiega l’artista -, Da par suo, la donna è la regina del racconto, colei che ipnotizza il suo spasimante, dettandone il passo. La canzone, calata in un sound spiccatamente mediterraneo, è un tripudio di dolcezza e carnalità. Della donna voglio esaltare le doti romantiche e quelle seduttive, le qualità intellettuali, come le fattezze provocanti. Con questo brano, mi concedo una digressione dal mio amato teatro canzone, e lascio strada ad una composizione romantica, a tratti erotica”.
Il testo e la musica sono di Alessio Alessandra (voce e chitarra), accompagnato alla fisarmonica da Daniele Tesauro, al basso da Gianluigi Cristiano e alla Batteria da Maurizio Gula.
Come nasce il nuovo singolo e cosa rappresenta nel tuo percorso artistico?
Ogni nuova mia creazione nasce da una ispirazione fulminea. Talvolta riesco ad afferrare quei rapidi movimenti interiori e a catturarne l'essenza più profonda. Così scrivo parole, note...finché accade qualcosa di incantato: una specie di sincronia naturale tra parole e musica, o almeno questa è la mia percezione.
'Nfernu e paradisu rappresenta l'esaltazione dei molteplici caratteri della donna, apparentemente anche in contraddizione tra loro: la passione ancestrale e la gentilezza d'animo, la sensuale provocazione e la purezza dell’intelletto. Tutto si fonde in una sola essenza o entità: la donna ideale. La canzone nel mio percorso segna una specie di momento di rottura, o forse meglio di apertura. Non ho mai scritto storie d'amore in musica. "Come creare qualcosa che fosse all'altezza di un ideale così grande?", mi sono chiesto spesso. Beh, forse oggi, con qualche anno in più, ho sentito di poter fare questo passo. Non è un caso che questo sia avvenuto in una fase di maturità, in cui ho cominciato a scrivere anche di mafia e di legalità. In questo senso, capirete meglio cosa voglio dire tra qualche mese.
L’amore tormentato e tossico, spesso causa di molti femminicidi. È cambiato il modo di amare e di approcciarsi ai sentimenti?
È evidente che è ormai diffuso in maniera preoccupante uno strano malessere interiore che porta l'uomo alla perdita della sua umanità. Tutti dovremmo lavorare per il recupero della normalità. La mia canzone vuole anche riabilitare la figura dell'uomo che, nell'ambito di un rapporto - per l'appunto - normale, costruisce un amore ideale con la propria donna, in cui la passione non è mai ossessione e la seduzione non è mai coercizione.
Quando hai iniziato a fare musica?
Ho iniziato da ragazzino a scrivere pensieri in forme non meglio precisate: componimenti che un po' volevano essere poesia, un po' elucubrazioni filosofiche, un po' semplici sfoghi dell'anima. Poi, l'incontro con la musica degli anni '90, le prime formazioni grunge, le prime canzoni inedite. Infine, la scoperta della mia natura cantautore, attraverso lo studio della musica del' 900 e dei grandi cantautori della scuola genovese e milanese.
Prossimi progetti?
Tanta carne al fuoco. Sto lavorando alle musiche di uno spettacolo teatrale che verrà messo in scena nel 2025 sulla figura di un grande uomo nella lotta alla mafia. E, in seno a questo progetto, sarà pubblicata una mia canzone, manifesto dello spettacolo. Inoltre, ho appena scritto una sceneggiatura per un cortometraggio sul tema della violenza sulle donne, esperienza per me inedita ma molto eccitante. Poi, penso alle prossime uscite discografiche e ai futuri live.