Giovani, salute e sport, Lacorazza: ''Investiamo sul futuro''

 

“È necessario un investimento importante sulla salute delle nuove generazioni. Abbiamo iniziato a comporre il mosaico con due indirizzi che, su nostra proposta, sono stati già approvati dal Consiglio regionale: la legge SCACCO (Servizio di Cittadinanza Attiva per la Cultura e la Coesione sociale) che, oltre a garantire, al comma 8 dell’art. 10, ai soggetti impiegati nei progetti, l’erogazione gratuita delle prestazioni sanitarie propedeutiche o connesse allo svolgimento delle attività, prevede all’art. 3, tra i settori e ambiti di impiego, i servizi volti all’educazione alla salute e alla promozione dello sport e dei valori della sana competizione e del benessere individuale; e poi l’ordine del giorno che impegna la Giunta regionale a finanziare e avviare un’attività di screening mirata attraverso l'incentivo del test sulla riserva ovarica tra le giovani donne a partire dai 19 anni”. Lo dichiara Piero Lacorazza, capogruppo del Pd in Consiglio regionale.

“Vorremmo aggiungere – prosegue l’esponente del Pd – due ulteriori tasselli a due iniziative già assestate e in attesa di essere attuate. Il primo è quello di fare un tagliando sulla Medicina dello Sport, da un lato mantenendo la gratuità delle prestazioni sia di tipo agonistico che non agonistico, nonché delle certificazioni per prestazioni non agonistiche, e dall’altro provando a velocizzarne il servizio, in un contesto complesso sul tema delle liste di attesa, anche attraverso l’introduzione di nuove regole. Va ricordato che la visita medico-sportiva, oltre a risultare uno strumento indispensabile per valutare la condizione di salute di chi pratica attività fisica a qualsiasi livello di agonismo, o solamente per divertimento o per benessere, rappresenta di fatto nel nostro Sistema Sanitario Nazionale il primo e unico screening di massa sulla popolazione, a maggioranza giovanile, soprattutto riguardo a patologie cardiovascolari, considerato che da anni non esistono più né la medicina scolastica, tantomeno la visita di leva per i soggetti maschi. Anche per questo stiamo valutando se presentare una specifica proposta che attiene alla prevenzione della morte cardiaca in età giovanile, come fatto anche in altre regioni, tra cui la Toscana, oppure rafforzare le attività di Medicina dello Sport con ulteriori esami diagnostici”.

“Un tema – conclude Lacorazza – che avremo modo di approfondire in Commissione, alla ripresa delle attività consiliari, attraverso le audizioni che abbiamo richiesto dei vari soggetti coinvolti, oltre che confrontarci con il Coni regionale, quale organismo di governo dello Sport”.

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