M5S: ''Transizione energetica, o ci credi o non ci credi. Bardi ha scelto di non crederci''





Ci sono politiche su cui non si può bluffare. La transizione energetica è una di queste: o ci credi davvero oppure non ci credi. Oggi è evidente che la Giunta Bardi non ci ha mai creduto.

Il programma da 39 milioni di euro per finanziare impianti da fonti rinnovabili nelle abitazioni lucane avrebbe potuto cambiare davvero le cose: meno bollette, più autonomia energetica, una spinta concreta alla transizione. Invece è stato l’ennesimo spot, realizzato solo in parte, ad aprile 2024, in piena campagna elettorale. Un po’ come con gli elicotteri: annunciati come soluzione miracolosa per la Basilicata e poi rimasti forse per quello che erano, ovvero una barzelletta.

I fatti parlano chiaro. I 15 milioni del 2024 sono finiti in un giorno e mezzo, con un meccanismo che ha favorito chi era già pronto, lasciando fuori tantissime famiglie. Poi doveva arrivare una seconda tranche da 24 milioni. Ma qui sta il punto critico: quelle risorse sembrerebbero non essere mai arrivate.

Il bando risulta formalmente aperto fino a dicembre 2025, ma sul sito ufficiale della Regione si legge che, a seguito delle operazioni contabili relative all’assestamento di bilancio pluriennale 2025–2027, le attività relative all’avviso sono sospese. Tradotto: il bando resta “aperto” solo per finta, mentre nella realtà è congelato. È amministrazione di facciata, non governo.

E nel frattempo chi paga? Le cittadine e i cittadini. Molte famiglie lucane hanno creduto al governo della Regione, hanno avviato pratiche, raccolto preventivi, commissionato studi tecnici, speso soldi e assunto impegni economici. Oggi restano sospese, senza risposte e senza certezze, come stanno segnalando anche le associazioni di consumatori.

Tutto questo mentre la Regione continua a impegnare decine di milioni di euro, ogni anno,  nel bonus gas, una misura a scadenza e a pioggia, piena di falle, che non cambia nulla nel lungo periodo: non riduce i consumi, non rende le famiglie autonome, non costruisce futuro.

Con parte di quelle risorse si potrebbero finanziare davvero fotovoltaico, accumuli, comunità energetiche ed efficienza energetica, ottenendo una riduzione stabile delle bollette per anni. Ma servono scelte politiche, coraggio e serietà. Qui, invece, vediamo solo annunci e rinvii: prima gli elicotteri, ora la transizione energetica. Stesso copione, stesso finale: a terra restano le lucane e  i lucani.


Alessia Araneo, Viviana Verri (Consigliere regionali – Movimento 5 Stelle Basilicata)

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