Manovra: non c'è la patrimoniale ma l'una tantum sullo scudo fiscale

ROMA. Non c'e' la patrimoniale nella manovra da 24 miliardi di euro varata dal governo Monti alla ricchezza finanziaria viene chiesto un contributo significativo in nome dello slogan rigore e equita' oltre a intervenire da subito per ridurre i costi della politica con un intervento sull'organizzazione delle province. Sono queste le principali novita' contenute nella manovra rispetto alle indicazioni degli ultimi giorni.

Il premier Mario Monti ha annunciato che ''i sacrifici sono stati chiesti con equita''' indicando al riguardo l'arrivo di una imposta una tantum dell'1,5% sui capitali che hanno beneficiato dello scudo fiscale e l'ampliamento dell'imposta di bollo dai soli conti correnti a tutti i valori mobiliari, titoli e altri strumenti finanziari.

''Questi interventi hanno valore di giustizia e di contributo al sacrificio'' ha sottolineato Monti aggiungendo che la manovra prevede la richiesta di maggiore impegno al risanamento della ''ricchezza finanziaria''. Sulla materia della tassazione finanziaria, il premier ha sottolineato che l'Italia e' ''piu' favorevole alla tassazione sulle transazioni finanziarie. Mentre prima la posizione era contraria. Certo non e' un singolo paese che puo' prendere un provvedimento di tale genere'', ha precisato Monti.

Monti respinge le critiche che la manovra sia solo tasse.

''E' sbagliato'' dire che nella manovra ci sono solo tasse.

''Ci sono certamente tasse, ma quello che abbiamo fatto in tema di riduzione e riequilibrio del carico pensionistico va in una direzione corretta'', afferma Monti che propone altri esempi: ''Quello che abbiamo iniziato a fare per quanto riguarda il ridimensionamento degli organi della pubblica amministrazione va nel senso della riduzione delle spese.

Cio' che conta - sottolinea Monti - e' la natura delle spese e delle tasse: la loro distribuzione''. Monti rivendica ''una certa innovazione'' di questo governo per fare in modo che ''le tasse in piu' non gravino sui soliti noti''. E per sottolineare che nella manovra non e' previsto un aumento dell'Irpef, ricorda che negli ultimi giorni il governo ''e' stato condannato anche da economisti amici, che si sono fidati piu' delle indiscrezioni dei giornalisti che del nostro buon senso''. Infine, ''abbiamo guardato molto ai giovani''.

L'altra rilevante novita' riguarda le province. ''Abbiamo adottato un decreto legge sull'organizzazione delle Province affinche' venga profondamente modificata'' ha detto Monti ricordando che ''non abbiamo il potere di abolirle ma - assicura Monti - asseconderemo iniziative legislative in questo senso''. Intanto, ''abbiamo avviato una drastica riduzione del numero dei loro componenti: ci saranno solo dieci rappresentanti''.