Kose, la fede in musica nel nuovo singolo 'Guernica'

MILANO - Un artista interessante che ha deciso di raccontare la sua storia nel nuovo singolo 'Guernica'. Il titolo del brano prende spunto dalla città iberica capitale religiosa e storica dei Paesi Baschi spagnoli, diventata, con la sua quercia Gernikako Arbola - sotto la quale si riuniva l’Assemblea di Biscaglia - simbolo di libertà per il popolo locale, nel 1937, durante la guerra civile spagnola, subì un drammatico bombardamento aereo e divenne celebre in tutto il mondo grazie all’omonima magnifica opera del genio andaluso Pablo Picasso.

Nel 2003, un’esperienza inaspettata lo travolge, modificando le sue priorità. Intraprende un cammino personale e spirituale intenso e non facile, alla ricerca del suo posto nel mondo. Nel 2009 si iscrive all’Istituto Superiore di Scienze Religiose, conseguendo la laurea magistrale in Scienze Religiose. In seguito, inizia a lavorare come insegnante di Religione Cattolica alla scuola primaria statale, ruolo che ricopre tutt’ora. Nel 2010 si sposa e diventa padre di tre splendide ragazze. Nel corso degli anni gira la Penisola, arricchisce il suo bagaglio personale e professionale e fonde il rap con la sua testimonianza di vita e di fede. Il rap, la musica, la luce. Concetti estremamente complementari, ma per molti divisi, sperati da tematiche superficiali, frivole, vacue. 

La concezione errata ed erronea che il rap sia e debba essere sinonimo del racconto di sfarzi, ricchezze ed esistenze vissute al limite della legalità. Ma il genere, sviluppatosi appieno come costola dell’Hip Hop negli USA a metà degli anni ’70, aveva principalmente il compito di esprimere in rime i pensieri, i sentimenti, le emozioni, i drammi e le gioie della gente; il desiderio di riscatto, questa era la chiave. Ma il riscatto non va e non deve essere inteso come una sfida alla vita, come un piccolo olimpo fondato sull’insuccesso altrui; al contrario, occorre partire da se stessi per vivere un’esistenza appagante, soddisfacente, in linea con le proprie attitudini.

Il brano di Kose è il ritratto in musica di una “società-Guernica”, bombardata da ogni genere di contenuto, emozione, giudizio: una società sovraesposta, ma impreparata alla sovrastimolazione. Verità celate, maschere che ciascuno di noi indossa, chi per fingere, chi per nascondersi, chi per mettersi al riparo da un mondo che non sente proprio. «La verità non ha spazio sopra i giornali, vedo coralli splendere anche sotto i temporali»; rime che scorrono chiare e fluide su un beat volutamente essenzialista, che lascia spazio ad un testo intenso, profondo, un vero e proprio agglomerato di contenuti, un manifesto in musica dei tempi nostri. 

Kose è un artista che arriva dritto e diretto con la potenza delle parole e la sincerità dei testi, spogliati da futili artifizi; un artista che punta a smuovere le coscienze attraverso la musica, perché la musica ha il compito di portare a galla le emozioni e le emozioni non hanno bisogno di fronzoli per emergere, ma di quella trasparenza, di quel realismo e di quel sentire comune che ci rende affini, uniti nelle nostre meravigliose differenze e peculiarità personali.