“Abbiamo perso tutti” è il nuovo EP di Stona (intervista)

 


“Abbiamo perso tutti”, è il titolo del primo di due Ep del cantautore piemontese Stona: un progetto discografico che contrappone quattro brani del primo disco, caratterizzati da testi e sonorità con un’anima più scura e cupa, a quelli del secondo (che s’intitolerà “Buona speranza” e uscirà a distanza di qualche mese) che si evolvono in una visione più positiva, quasi da sognatore, con suoni morbidi e caldi. Online anche il videoclip del brano che dà il titolo all’Ep. 

Stona, nome d’arte di Massimo Bertinieri, è artista in equilibrio fra la musica d’autore e l’easy listening del pop nostrano, prodotto da Guido Guglielminetti, storico bassista e produttore di Francesco De Gregori. Nel 2017 è il vincitore Biella Festiva. Nello stesso anno riceve il Premio Nuovo IMAIE. Nel 2018 con l’album “Storia di un equilibrista”, contenente dieci tracce, fra cui il singolo “Santa pazienza”, raggiunge la top 20 della Indie Music Like redatta settimanalmente dal MEI.

Sempre nel 2018 conquista il FIM Awards – premio P.A.E. miglior artista emergente 2018. Nel 2019 è fra i vincitori del Varigotti Festival – Premio Canzone D’Autore, con “Santa pazienza” vince il premio miglior arrangiamento a Botteghe d’autore ed è finalista a L’Artista che non c’era, al Premio Donida, al Premio Mario Panseri e al 1MNEXT Concerto 1°Maggio. Nel 2020 è finalista del Premio Fabrizio De Andrè e nuovamente del 1MNXT concerto 1°Maggio – Roma.

Tanta, nel frattempo, l’attività dal vivo e partecipazioni ad alcuni fra i maggiori premi/ festival italiani legati alla nuova canzone d’autore come Club Tenco, Parabiago d’Autore, Queste piazze davanti al mare, Imperia Music Festival, ed altri. A marzo 2020 pubblica online un brano autoprodotto “Andrà tutto bene”, dedicato al particolare momento storico causato dell’emergenza covid-19 e lo utilizza all’interno di alcune campagne di sostegno rivolte a raccogliere fondi per gli ospedali, medici e infermieri.

A maggio 2020 esce il nuovo singolo ufficiale, “Io sono Marco”, canzone che tocca il delicato tema dell’autismo e che gli consente di vincere il premio della Critica in occasione del festival campano Aquara Music Festival e di vincere per la seconda volta il premio P.A.E. come miglior autore emergente 2020 oltre che essere per la seconda volta di seguito fra i finalisti di NEXT, il contest legato al concertone del Primo Maggio di Roma. Stona è in finale per il premio Pierangelo Bertoli edizione 2020 (ancora da svolgersi).

Abbiamo perso tutti è il tuo EP a cui ne seguirà un secondo. Considerando che si tratta di un progetto discografico caratterizzato da testi e sonorità con un’anima scura e cupa, il prossimo EP si contrapporrà in qualche modo a questo status emozionale? 

Sì, assolutamente. Abbiamo preso questa decisione dopo aver valutato attentamente la tipologia di canzone che avevamo a disposizione. Abbiamo diviso in due il lavoro lasciando questo primo EP con brani dall’intenzione più seria e atmosfere più cupe, invece, il secondo sarà più gioioso e di buona speranza. 

Il videoclip rappresenta una serie di cartoline dal mondo. Raccontaci il messaggio che vorresti far arrivare a chi ascolta la tua musica. 

Ho scelto delle immagini forti per far arrivare subito il messaggio. Una esistenza, la nostra, che deve riflettere su quanto sta accadendo e su come ci stiamo comportando gli uni con gli altri. Credo che l’emergenza sanitaria ci stia insegnando a riflettere di più sulle cose davvero importanti, o almeno me lo auguro.

Dalla track list emerge un desiderio di vivere la crisi come momento propedeutico alla rinascita. Credi che si possa rinascere sul serio da un momento storico come questo? 

Certo. Anzi deve essere il nostro nuovo motto di vita. Abbiamo forse toccato il fondo ed è adesso che abbiamo la possibilità di ripartire con nuove motivazioni e soprattutto con nuovi principi.


Come ti sei approcciato alla musica?

La musica fa parte della mia vita da sempre, anche se prima era un qualcosa di indisciplinato. Negli anni ho incontrato anche tante persone sbagliate che non mi hanno sicuramente aiutato a crescere artisticamente e comunque io, per primo, non ero probabilmente pronto. L’incontro con Guido Guglielminetti mi ha messo su una strada ottima e mi ha aiutato a recuperare sicuramente molto del tempo perso.  

Quali sono i tuoi futuri progetti? 

Prima dell’estate arriverà il secondo EP. Stiamo ultimando i lavori e poi vedremo l’estate cosa porterà in merito ai live. Ci saranno sicuramente paletti da superare per riprendere bene i concerti dal vivo e speriamo si possa ripartire presto. In autunno invece usciremo con un album completo che racchiuderà i due EP in qualcosa di nuovo.